Contenuti troppo asciutti o sofisticati? Ecco una soluzione

Contenuti troppo asciutti o sofisticati? Ecco una soluzione

Contenuti troppo asciutti o sofisticati? Ecco una soluzione

La mia chiave è nelle parole del maestro B. Munari:

 “Lo stile postmoderno è la reazione eccessiva all’altrettanto eccessivo rigore che caratterizzava il design. La soluzione tra questi due estremi sarebbe produrre qualcosa per ritrovare l’equilibrio tra decorazione e progetto; per esempio, osservando la natura: gli animali nella loro struttura e forma sono logici e belli, perché la loro estetica è legata alla funzionalità. Il design, per reagire alla standardizzazione e sterilità della produzione, non deve appiccicare decorazioni a qualsiasi oggetto ma ritrovare l’essenzialità della forma. Quando si trova, ecco che l’equilibrio è ristabilito”.

Il discorso di Bruno Munari è estratto da una sua lezione tenuta a Venezia nel 1992. Qui trovi il video completo: video

Bruno Munari

Abbiamo la stessa matrice biologica

Esiste un dialogo intrinseco con la natura perché rispondiamo agli stessi meccanismi ancestrali per cui amiamo una pubblicità, ci emozioniamo di fronte a un progetto, preferiamo un bicchiere rispetto ad un altro. 

Il professionista gettando nel suo pentolone gli ingredienti si sposta tra tecnica data dall’esperienza e intuito alla ricerca della ricetta perfetta, l’unica capace di dialogare, in quel momento storico, con il suo cliente target. Informare ha strettamente a che fare con la forma di cui parla il maestro.

Il sottile filo di lama in cui si deve stare

Troppo emisfero sinistro e sarei presto sterile e superato, troppo emisfero destro e finirei per essere troppo sofisticato da perdere il contatto.

Come pedalare che altro non è che quel ritrovare in ogni istante un equilibrio perduto l’attimo prima pur rimanendo in sella alla tua bici. Un atto di rivoluzione che ha dentro di sé il seme del perfetto equilibrio.

La soluzione non è in una tecnica

La soluzione quindi non appartiene ad una tecnica di per sé stessa, ma sta nel tornare in contatto con quello che conta davvero, con ciò che ci smuove dentro. Un cliente è in primis un essere umano governato dalle stesse complesse, infallibili, meravigliose e (per fortuna) ancora in parte “segrete” leve naturali.

Cerca l’essenzialità della forma è quello che mi ripeto.

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